[NEWS E STAMPA]

Festival Narrazione Industriale

26.11.2025

UN DRAMMATURGO IN LATERLITE

Emanuele Aldrovandi, giovane scrittore e drammaturgo, ha vissuto una settimana all’interno dell’azienda. Dalla sua esperienza è nato un monologo teatrale.

Ai nostri microfoni Corrado Beldì, presidente di Laterlite Spa, Emanuele Aldrovandi, scrittore e drammaturgo e Alberto Albertini, docente presso la facoltà di Scienze Linguistiche all’Università Cattolica di Brescia. Aldrovandi ha vissuto per una settimana intera nell’azienda, muovendosi liberamente al suo interno, con la possibilità di parlare con tutti, dai manager agli operai. In seguito a questa permanenza in Laterlite, il drammaturgo ha scritto un monologo teatrale, messo in scena al Festival della Narrazione Industriale grazie all’interpretazione dell’attrice Cecilia Di Donato e alle musiche della violinista Anais Drago.

I punti di vista del presidente Beldì, del drammaturgo e dello scrittore dialogano, in una fusione capace di narrare il mondo industriale attraverso nuovi linguaggi e punti di vista.

Presidente, come è nata l’idea di coinvolgere un uomo di teatro in azienda?

La volontà era quella di creare, creare un’opera nuova, inedita. Il festival non deve solo parlare e approfondire libri, opere già scritte. E’ importante invece che sia in grado anche di produrre novità. Con questo spirito il Comitato Scientifico ha scelto Emanuele Aldrovandi, incaricandolo di narrare l’azienda dall’interno, attraverso però il suo punto di vista, esterno a Laterlite. Questo gioco di prospettive è stato fondamentale per generare un’opera inedita, che parla della nostra azienda in modo diverso.

Parlando di prospettive, cosa è rimasto ai dipendenti di Laterlite dopo questa esperienza? E’ stata occasione di riflessione anche all’interno?

Non ha ancora il dono di essere dentro la mente delle persone, però sono certo che questa condivisione di spazi, emozioni, quotidianità sia stata rilevante anche per chi vive l’azienda tutti i giorni. Avere un uomo di cultura con noi per una settimana, ha sicuramente destato un interesse positivo. Penso che questo genere di iniziative aiutino anche a creare senso di appartenenza a Laterlite, perché con esse si dimostra un interesse vero e vivo per il nostro mondo. E’ stato un esperimento, quindi non so esattamente dove porterà, ma sono convinto della positività e della fruttuosità di questa esperienza.

Aldrovandi, e lei come ha vissuto tutto questo? Che cosa la ha particolarmente colpita e ispirata?

Dopo aver osservato per sette giorni il processo produttivo di Laterlite, ho tentato di antropomorfizzare l’argilla e il suo percorso. Capire la vita dell’argilla, dalla nascita, alla lavorazione, alla trasformazione in calcestruzzo mi ha aiutato nel processo creativo, che ho cercato di restituire umanizzando questo corso.

Albertini, lei da uomo di lettere, ci può spiegare qual è il valore aggiunto della letteratura per le industrie?

Io da giovane pensavo che letteratura e industria fossero un ossimoro, crescendo ho scoperto invece che possono contaminarsi e potenziarsi vicendevolmente. Le aziende sono fatte da uomini, e antropologicamente l’uomo è lo stesso delle tragedie greche. Per questo le competenze umanistiche sono importanti anche nel mondo industriale. Saper scrivere bandi, sapere interrogare correttamente le intelligenze artificiali coi giusti prompt può essere dirimente all’interno del sistema aziendale.

Di Alberto Ferrari

Alberto Ferrari

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