[NEWS E STAMPA]
29.10.2025
Gazzetta di Parma: L'uomo al centro: l'impresa guarda all'umanesimo
Sulle orme di Adriano Olivetti Cinque giorni di incontri dal 24 novembre
«Io penso la fabbrica per l'uomo, non l'uomo per la fabbrica». A questa visione di Adriano Olivetti è dedicato il Festival della Narrazione industriale, che torna a Parma dal 24 al 29 novembre con la sua seconda edizione, dal titolo emblematico «Per un umanesimo industriale». L'obiettivo del Festival è chiaro: esplorare, attraverso la letteratura, la fotografia, il teatro e la cultura d'impresa, il rapporto tra lavoro e collettività, tra progresso e responsabilità sociale. Dopo il successo della prima edizione del 2024, l'appuntamento patrocinato da ministero della cultura, enti locali, associazioni culturali e biblioteche, sostenuto da aziende e associazioni imprenditoriali, e organizzato in collaborazione con l'Università di Parma si propone come un punto d'incontro tra mondo produttivo e sguardo artistico, dove l'industria diventa racconto, esperienza e riflessione collettiva. Al centro di una settimana di incontri ed eventi, disseminati in vari luoghi della città, ci sarà la riflessione su come l'impresa possa essere un luogo non solo di produzione, ma anche di crescita personale e comunitaria.
È l'eredità più viva di Olivetti, che torna ad affacciarsi nella società odierna, rivitalizzata nella prospettiva delle nuove generazioni da una spiccata sensibilità per nuove sfide etiche e sociali: la richiesta di un'imprenditorialità sostenibile sul piano dell'impatto ambientale e di un lavoro conciliabile con le esigenze della vita extra lavorativa.
Quest'anno il Festival consolida la sua vocazione nazionale, intrecciando collaborazioni con realtà di lunga tradizione come il Premio Biella Letteratura e Industria e l'Archivio storico Olivetti, punto di riferimento per la cultura d'impresa italiana. L'intento è creare una rete di eventi e sinergie capace di connettere luoghi, storie e immaginari attorno al tema del lavoro industriale e delle sue metamorfosi.
Ulteriore elemento di novità è l'esperienza dello «scrittore di fabbrica», esperienza proposta dall'imprenditore e scrittore Corrado Beldì e vissuta e raccontata da Emanuele Aldrovandi. Il comitato scientifico del Festival, presieduto dalla professoressa Isotta Piazza dell'Università di Parma, riunisce figure di primo piano del mondo accademico, giornalistico e culturale, tra cui Giancarlo Gonizzi (Archivio storico Barilla), Katia Golini e Claudio Rinaldi (Gazzetta di Parma), Giuseppe Lupo (Università Cattolica di Milano), Tiziano Toracca (Università di Udine), Diego Varini e Carlo Varotti (Università di Parma).
In un'epoca in cui l'automazione e l'intelligenza artificiale ridisegnano il lavoro, il Festival della Narrazione industriale invita a riflettere su un modello alternativo di progresso, che non rinunci alla centralità dell'uomo. A Parma, per una settimana, la cultura d'impresa diventa laboratorio di idee, memoria e visioni: un racconto collettivo che prova a immaginare, ancora una volta, un umanesimo possibile.
Credit: Gazzetta diParma

