[NEWS E STAMPA]

Festival Narrazione Industriale

19.11.2025

Umanesimo e Industria, binomio possibile? la risposta di Isotta Piazza

La professoressa Isotta Piazza ci ricorda che, alla fine, Umanesimo e Industria non sono poi così lontani.

Umanesimo e Industria: due universi e due concetti che a prima vista non potrebbero sembrare più distanti tra loro. Eppure, due mondi che si sono incontrati più di una volta e dal cui “scontro” sono scaturite profonde riflessioni, progetti e opere artistiche e letterarie.

Per approfondire il rapporto tra umanesimo e industria, la Professoressa Isotta Piazza è tornata a parlare ai nostri microfoni, partendo dal dipingere la figura cardine di Adriano Olivetti.

Secondo lei quali sono le peculiarità della figura di Adriano Olivetti?

Adriano Olivetti è davvero una figura molto, molto particolare. È uno di quegli intellettuali industriali estremamente illuminati del nostro secondo dopoguerra, in realtà la sua riflessione comincia anche prima. La sua eredità culturale è un'eredità importantissima che il Festival vuole fare conoscere anche al grande pubblico.

Una delle caratteristiche peculiari della riflessione di Olivetti era quella di mettere l'uomo al centro della fabbrica e, secondo Olivetti, mettere l'uomo al centro della fabbrica significa anche implementare gli spazi della cultura, gli spazi dell'incontro e della realizzazione extra lavorativa.

Umanesimo e Industria sono due termini che possono sembrare quasi ossimorici, in contraddizione. Come invece si legano creando armonia tra di loro?

Sono ossimorici solo in una certa visione dell'industria, perché in realtà, se noi pensiamo alla cultura, anche scientifica, fino ad un certo frangente temporale ha sempre dialogato con la cultura umanistica.

È in un certo qual senso anche una stortura, quella di pensare questi due mondi non collegati e non collegabili. In realtà i nostri grandi pensatori, quelli del passato, erano ingegneri e umanisti insieme e questo credo che sia l'eredità più importante, che è un'eredità nostra, tipica italiana, che dobbiamo valorizzare e che dobbiamo culturalmente esplorare per dialogare con il nostro futuro.

Olivetti non è solo il filo conduttore di questa Seconda Edizione del Festival della Narrazione Industriale, ma è anche il protagonista di eventi e conferenze che renderanno vivo il Festival durante l’ultima settimana di Novembre.

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 Isotta Piazza
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