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Il rapporto tra letteratura e industria non appartiene solo al passato. È una tradizione che continua a rinnovarsi e che, oggi più che mai, guarda al futuro unendo creatività e ricerca. In questa direzione si muove uno degli appuntamenti più originali del Festival della Narrazione Industriale: la presentazione degli esiti del laboratorio «Lo scrittore residente».

Per una settimana Emanuele Aldrovandi, giovane drammaturgo e scrittore reggiano, ha vissuto all'interno dell'azienda Laterlite, a Solignano. «L'idea era portare la letteratura in fabbrica e la fabbrica dentro la letteratura – spiega Corrado Beldì, presidente di Laterlite Spa –. Per sette giorni Aldrovandi è stato a contatto con i lavoratori e i dirigenti; ha visitato la produzione, gli uffici, ha parlato con gli operai del turno di notte, muovendosi liberamente tra i reparti. La sua presenza ha suscitato curiosità e partecipazione. L'obiettivo non era raccontare l'azienda, ma lasciare che attraverso l'energia creativa di Aldrovandi prendesse vita da questa esperienza qualcosa di nuovo. E così è stato».

Da quell'immersione è nato un monologo teatrale che segue il viaggio di un atomo di argilla naturale, fino alla sua trasformazione in una pallina di argilla espansa. «Aldrovandi è riuscito a unire la sua creatività ai dettagli tecnici della produzione, che ha approfondito con grande serietà. Il risultato è un testo che ha valore letterario e industriale», aggiunge Beldì.

Per l'azienda, sottolinea il presidente, l'iniziativa è parte di una visione più ampia: «L'impresa non è solo una realtà manifatturiera. Deve avere un ruolo attivo nella società, offrendo a chi ci lavora l'opportunità di costruire, attraverso il lavoro, il proprio benessere. E la creatività rientra pienamente in questo percorso: nei centri di ricerca come nella letteratura».

Il monologo di Aldrovandi debutterà martedì (25 novembre) al Museo Glauco Lombardi. A interpretarlo sarà l'attrice Cecilia Di Donato, accompagnata dalla violinista Anaïs Drago.