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Da oltre vent'anni il Premio Biella Letteratura e Industria rappresenta il primo riconoscimento nazionale dedicato alla narrazione industriale, valorizzando un ambito letterario che nel nostro Paese vanta una tradizione lunga e prestigiosa. Fin dagli anni Sessanta questo filone ha contribuito a raccontare le trasformazioni della società attraverso le storie del lavoro, dell'impresa, della cultura e dell'impegno.

Nato nel 2001 nell'ambito di Città Studi Biella, il Premio – oggi presieduto dall'imprenditore Paolo Piana – si svolge annualmente, alternando le edizioni dedicate alla narrativa e quelle riservate alla saggistica. La giuria, presieduta da Alberto Sinigaglia (giornalista e presidente del Polo del '900 di Torino), è composta dal vicepresidente Claudio Bermond (docente universitario), Paola Borgna (docente universitaria), Ida Bozzi (autrice e cronista culturale), Paolo Bricco (giornalista e saggista), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica), Sergio Pent (critico letterario e scrittore), Alessandra Tedesco (giornalista) e Tiziano Toracca (docente universitario).

All'interno del Festival sarà dedicato uno spazio specifico al Premio. Venerdì 28 novembre, all'Auditorium Mattioli di Palazzo del Governatore, è infatti in programma l'incontro «Dalla crisi del modello industriale all'era dell'intelligenza artificiale». Interverranno Alberto Sinigaglia, presidente della giuria del Premio Biella; Mariangela Gasparetto, responsabile della direzione e del coordinamento del Premio; Antonio Franchini, scrittore e vincitore dell'edizione 2023 con «Leggere possedere vendere bruciare»; e Tiziano Toracca, docente universitario e membro della giuria.

L'appuntamento sarà l'occasione per ripercorrere la storia del Premio Biella, che per primo ha delineato un percorso di riferimento nella narrazione industriale, e per approfondire temi oggi quanto mai attuali, legati al mondo del lavoro e dell'impresa: dalla trasformazione del modello produttivo alla crescente precarietà.